PAD - Beate Weyland
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[ PROGETTAZIONE CONDIVISA ]


PAD [Pedagogia Architettura Design] Weyland
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Costruire o ristrutturare una scuola è un percorso che porta le persone coinvolte ai confini dei loro ambiti di competenza, per incontrarsi nella terra dell’interdisciplinarità. Soppesare e legittimare le prospettive e le competenze diverse che entrano in gioco nelle diverse fasi progettuali significa imparare a progettare insieme: tra pedagogia e architettura, didattica e design.
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Quando si pensa a una bella scuola,è la qualità del sistema tra le parti che fa la differenza. È l’insieme di tutte le sue cose che ne restituisce l’identità : dalle architetture che l’avvolgono, agli oggetti che l’arredano, alle persone che la frequentano, agli insegnanti che la animano, ai dirigenti che la dirigono, ai genitori che la sostengono e così via. Oltre ad essere un punto di convergenza di molti mondi,  dunque, si contraddistingue anche per le sue caratteristiche prettamente fisiche, materiali, oggettuali, che letteralmente la “in-formano” (mettono in forma, o le danno forma) e che ne descrivono il carattere in modo molto chiaro.
L’elemento che permette di capovolgere il percorso progettuale e di rendere un progetto architettonico per la scuola anche un progetto pedagogico consiste nel prendersi il tempo per realizzare la cosiddetta “fase zero”( Montag Stiftung 2012, 2015). Si tratta di un momento che precede ogni intervento di analisi di costi e di fattibilità, in cui la scuola, in collaborazione con la committenza ed esperti esterni del campo pedagogico e architettonico sviluppa il piano organizzativo a indirizzo pedagogico, più brevemente chiamato “concetto pedagogico”, che definisce in modo chiaro cosa vuole fare una scuola, come vuole lavorare e dove.
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Il concetto pedagogico (Weyland 2014) rappresenta il punto di partenza per ripensare gli spazi in base all’approccio didattico e serve per esaminare le difficoltà/potenzialità dell’edificio sotto il punto di vista dell’insegnante e del dirigente scolastico in rapporto alle esigenze del territorio (il comune, la provincia) e della società. È inoltre una opportunità per verificare in termini culturali ed educativi le qualità del progetto scuola e per studiare la possibilità di accogliere attività e soggetti esterni anche oltre l’orario scolastico, in modo tale da acquisire una nuova vitalità per il tessuto di paesi e città e per trasformarsi in un vero e proprio luogo civico e culturale, o centro irradiante per la nuova comunità educante.
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