PAD - Beate Weyland
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[ MOSTRE 2014]


PAD [Pedagogia Architettura Design]

"THROUGH"


 Una mostra sugli spazi di mezzo tra pedagogia e architettura
Curatori: Weyland B., Attia S., Pietracupa M.
Foto
In mostra gli spazi architettonici di mezzo presso alcune scuole. Come è nata l’idea?

La mostra parte da una raccolta di immagini scattate da Marco Pietracupa presso alcune scuole (dell'infanzia e primarie) costruite negli ultimi dieci anni, all'interno della ricerca "Tra pedagogia e architettura" che conduco presso la Libera Università di Bolzano con partner gli architetti Sandy Attia e Matteo Scagnol. 
È un vero proprio accostamento estetico e immaginario tra fotografie di spazi che in questo preciso caso vogliono raccontare delle soglie, o del passaggio: "throught" é infatti il sottotitolo della mostra fotografica a cui si collega la nostra ricerca.
Si tratta di una tematica importante all'interno del nostro studio: through come spazio di mezzo, tra le aule, luogo di movimento e passaggio. Oggetto di intenso dibattito pedagogico didattico e nuova occasione per l'interpretazione architettonica degli edifici scolastici.
Through come dialogo tra interno ed esterno, il dentro e il fuori, il paese, la natura e la cultura,  anch'essi oggetto di dibattito per pedagogisti ed architetti. 
Ci siamo affidati a Marco Pietracupa, fotografo professionista, per accompagnare questo studio al fine di avere un occhio fotografico non solo documentativo, ma anche di ricerca estetica. La mostra restituisce uno squarcio sulle scuole di montagna in modo inusuale, talvolta surreale: una continuità inaspettata tra spazi e scuole diverse, un accostamento di luoghi e colori, un gioco di forme e volume, un passaggio tra cornici e aperture che ci racconta di un mondo che si sta profondamente innovando.


Quali sono le particolari caratteristiche della scuola di montagna che influenzano l’architettura? 

Le scuole di montagna si connotano in particolare come centri civici, ovvero come luoghi di aggregazione in cui alle attività scolastiche si affiancano momenti culturali, eventi sportivi, raduni e riunioni. L’investimento della Provincia Autonoma di Bolzano sull’architettura scolastica di qualità ha consentito ai centri urbani anche più piccoli di vivificarsi attraverso edifici apprezzati a livello internazionale che accolgono la scuola insieme alla biblioteca civica e alla palestre, con sale per riunioni e feste, giardini e piazze aperti alla comunità. Nei paesi, quindi, accanto alle case sorgono architetture innovative pronte a ospitare anche nuovi modi di fare scuola.


Questa mostra fa parte di un progetto più ampio. Ce ne può brevemente parlare?

La ricerca "tra pedagogia e architettura" analizza tutti i fattori che entrano in gioco durante la costruzione o ristrutturazione di una scuola: le normative scolastiche, le direttive di edilizia scolastica, il contesto urbano e il committente, gli utenti con le loro specifiche esigenze pedagogico-didattiche, le condizioni progettuali dell’architetto.
Le interviste a personaggi chiave, lo studio di casi di 10 scuole dell’infanzia ed elementari costruite in Alto Adige negli ultimi dieci anni, fanno luce sui fattori che influenzano il processo per la trasformazione delle idee in spazi. L’obiettivo finale dello studio consiste nel chiarire impegni e responsabilità affinché tutti coloro che partecipano alla progettazione di una scuola possano consapevolmente contribuire all’innovazione insieme architettonica e pedagogico- didattica degli ambienti formativi. 


Quale sarà il prossimo passo della Sua ricerca?
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 Le ultime azioni di ricerca sono approdate a una collaborazione con la Facoltà di Design e Arti, nella persona del Prof. Kuno Prey,  al fine di studiare possibili sinergie tra pedagogia, architettura e design sotto diversi aspetti. Prendendo ispirazione dal film e dal lavoro di Charles and Ray Eames 'powers of ten' si intende evidenziare come ogni scala del reale (dal grande al piccolo e viceversa) abbia la sua relazione tra le cose e come in ciascuna siano contenute informazioni rilevanti per capire l'insieme. Perciò ogni scala nel mondo dell’architettura, della pedagogia e del design va studiata per capirne gli intrecci fisici e concettuali.
 Intervista rilasciata da Beate Weyland  a UNIBZ- Press in occasione dell’Innovation Festival , Bolzano, Settembre 2013
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Foto
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